Editoriale – Paginatre
Filippo D'Andrea
Novembre 2021
Care lettrici e cari lettori,
si è appena conclusa l’Assemblea quadriennale che ha eletto i nuovi organismi dirigenti per i prossimi quattro anni. Sono passati lunghissimi diciotto mesi di pandemia con un’esperienza inedita di distanziamento sociale che si è tradotto nei primi mesi in isolamento forzato.
Oggi, finalmente ci siamo ritrovati, con le nostre assemblee territoriali e regionali dei mesi scorsi dove ho avuto il piacere di incontrare amici e colleghi finalmente in presenza.
Certo con le dovute cautele, come prescrivono le norme, ma sicuramente con la soddisfazione di poterci confrontare senza l’ausilio dei mezzi informatici. Il programma dell’Assemblea è stato intenso, con un approfondimento dei temi che sono strategici per l’associazione. Il primo giorno è stato affrontato il tema del tesseramento per capire come potenziare la nostra base associativa, vero patrimonio da curare. Per far questo occorre affrontare le richieste dei nostri associati e dare risposte concrete ai loro bisogni, soprattutto in tempi così difficili. L’analisi condotta in questi mesi ha consegnato al nuovo gruppo dirigente un programma di lavoro ben articolato che dovrà essere messo in campo con l’impegno di tutte le strutture territoriali.
Si tratta di investire sul futuro dell’associazione con risorse umane dedicate ed attività di proselitismo volte a rafforzare la rappresentanza e quindi il ruolo di CNA Pensionati come forza sociale. In tale contesto abbiamo aderito al Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza animato da 42 formazioni sociali, che hanno l’obiettivo di supportare le Istituzioni nella scrittura del testo della proposta di legge che dovrà riformare il settore come richiesto dall’Unione Europea. Naturalmente questo sarà, insieme al tema della sanità, il confronto con le forze politiche che ci impegnerà nei prossimi mesi per presidiare la scrittura del testo in modo tale che recepisca le richieste di CNA Pensionati.
Sulla sanità si sono spesi fiumi di parole, ora attendiamo i fatti. La medicina territoriale, gli investimenti in ospedali e personale sanitario, l’assistenza domiciliare ai non autosufficienti che in alcune regioni è sotto i livelli accettabili del vivere comune dignitoso. A sostegno della nostra proposta politica avvieremo nelle prossime settimane un Osservatorio sulla telemedicina per avere una mappatura della domanda di servizi e le condizioni dell’offerta in ciascuna Regione.
L’analisi non si limiterà alle innovazioni digitali nella sanità ma considererà il concetto più ampio di Salute, intesa come benessere e cura della persona prima ancora di intervento sulle patologie.
In questo percorso ci accompagneranno partner importanti, come il Centro Studi delle Camere di Commercio ed il CERGAS -Bocconi.
Lo scopo finale è quello di costruire una proposta politica articolata su livello nazionale, con attenzione particolare al divario territoriale. Quest’ultimo è un argomento non più rinviabile. Occorre intervenire per garantire una maggiore uniformità nell’offerta dei livelli di assistenza e mettere a disposizione del decisore politico proposte concrete in relazione all’utilizzo dei fondi europei assegnati al nostro Paese.
Chiediamo un PNRR a misura di pensionato che intervenga sulle criticità che oggi impediscono a gran parte dei nostri associati di vivere in tranquillità. Infine, ultimo ma non meno importante, la questione del potere d’acquisto delle pensioni e la pressione fiscale. Abbiamo già inviato alle forze politiche le nostre richieste per un reddito dignitoso come richiede l’Unione Europea.
Questo numero è in larga parte dedicato a questi temi ma, come sempre, non tralasciamo di consegnare uno sguardo sul mondo ed affrontare temi di utilità quotidiana nelle nostre rubriche.
Filippo D'Andrea
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