Negli ultimi decenni, il sistema previdenziale italiano è stato oggetto di numerose riforme, eppure sembra non trovare mai una vera stabilità. Spesso, le pensioni diventano un tema strumentale, utilizzato per cercare risorse da tagliare o voti da conquistare, senza affrontare le vere sfide che il sistema deve superare.

Il risultato è un sistema che ancora oggi presenta profonde ingiustizie, sia all’interno della stessa generazione che tra generazioni diverse.
Ma c’è una via d’uscita. Una strada che passa attraverso l’equità, la sostenibilità e la giustizia sociale. È proprio questo il filo conduttore del libro “L’uguaglianza è una cosa seria. Come riformare pensioni e welfare”, che oggi abbiamo l’onore di presentare insieme al suo autore, Tommaso Nannicini.

Un volume che non si limita a denunciare le criticità, ma avanza proposte concrete per un sistema previdenziale e di welfare che sia davvero inclusivo, capace di proteggere tutti e tutte: dipendenti e autonomi, disoccupati e precari, giovani e adulti.

In particolare, oggi vogliamo porre l’accento su una categoria spesso dimenticata: i professionisti non ordinisti, regolati dalla legge n. 4 del 2013.

Questi professionisti, pur rappresentando una parte significativa del tessuto economico e sociale del Paese, si trovano spesso privi di tutele adeguate in materia di welfare e pensioni.

È nostro dovere, come CNA Professioni, dare voce alle loro esigenze e lavorare per costruire un sistema che non lasci indietro nessuno.